Spesso le etnie che popolano l’Africa Occidentale si differenziano solamente per la loro origine territoriale; i Bambara, ad esempio, popolo nomade del Mali noto per l’innata indole commerciale, in Burkina Faso e Costa d’Avorio sono conosciuti con il nome di “Dioula”.
Il Mali conta circa 15 gruppi etnici distribuiti su tutto il territorio.
I Mandinghi (originari dei Monti Mandingues) sono il gruppo maggioritario e comprendono circa la metà dell’intera popolazione maliana.
I Bambara: Il termine deriva dalla deformazione del nome BAMA-NA che significa « uniti dalla parola ». Discendenti dell’impero Mandinga, sono agricoltori e commercianti, occupano il territorio tra Bamako e Ségou, ma si sono sparpagliati un po’ in tutto il Paese mescolandosi alle altre etnie.
I Malinké: Discendenti dei grandi Re Mandinga come Soundiata Kéita, Soumangourou e SoumaWoro Kanté, sono principalmente agricoltori, ma il loro territorio rimane circoscritto al versante est e sud-est del Paese fino alla frontiera con il Sénégal.
I Sarakolé: Sono per tradizione dei grandi viaggiatori, tant’è che oggi circa il 50% dei Maliani all’estero (soprattutto in Francia) sono Sarakolé. Essi vivono nella regione di Kayes e condividono usi e costumi con i Malinké.
I Bozo o Somono: Questi gruppi etnici si presentano per cultura e tradizione come i figli dell’acqua. Abilissimi pescatori essi occupano le rive dei fiumi Niger e Bani.
I Khassonké: Popolo del Khasso (regione) e agricoltori si avvicinano (per cultura e territorio occupato) ai Malinké e Sarakolé tra Kayes e Bafoulabé.
I Dogon: Sono conosciuti in tutto il mondo per una cosmogonia molto complessa, essi si sono rifugiati lungo la falesia di Bandiagara, ma si stanno anche trasferendo in pianura fino alla frontiera con il Burkina Faso, nella parte orientale del Paese.
Le altre etnie rappresentano il 40% della popolazione:
I Maure: Risultato della mescolanza tra neri e berberi, abitano le regioni di Nara, Niono, Léré spingendosi fino alla frontiera con la Mauritania.
I Peul: Pastori nomadi occupano il centro nord del Paese, da Mopti fino a Gao.
I Touareg: Anch’essi sono nomadi come i Peuls, ma sono presenti a nord di Tombouctou e Gao. Essi commerciano le loro merci, scambiando sale con cereali, spostandosi all’interno del Paese con carovane di cammelli o dromedari.
I Songhaï o Sonraï: Originari di uno dei più grandi imperi (l’impero Songhaï), popolano completamente la città di Gao e sono presenti inoltre lungo la valle del fiume Niger Macina e Say.
I Bella: Originari del vicino Niger, sono stati lungamente sfruttati come schiavi da famiglie agiate Touareg, Songhaï e Peul e continuano tutt’oggi ad essere al servizio di quest’ultimi, riuscendo talvolta ad essere remunerati.
Bobo, Sénoufo e Minianka: Si spartiscono il 10% della popolazione nazionale e vivono nel sud del Paese (la zona più umida) ai confini con il Burkina Faso e la Costa d’Avorio. Grazie ad essi, il Mali è il secondo grande produttore di cotone dell’intero continente.